Titolo Proprio: San Procopio martire
Autore: Ignoto
Soggetto: La presa di Gerico
Identificativo: 12 et 13 [1] 3.4
Collocazione: c. 40 r.
Classificazione: Bibbia, Teologia, Religioni
IconClass: 71F354
Datazione Certa: 1587
Tecnica: Xilografia
Dimensioni (altezza x base, centimetri): 9,5 x 16,5
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Descrizione:

L’incisione ricorre cinque volte all’interno del II volume del Flos Sanctorum e due volte nel III. È di difficile lettura, perché manca di attributi iconografici identificativi e si ripete in numerosi capitoli del Flos Sanctorum che trattano della vita di Capitani, Giudici, Sacerdoti e Profeti. La xilografia in questo caso accompagna la sezione dedicata alla vita si San Procopio Martire, laddove assume una valenza meramente decorativa in quanto l’immagine del generale che arringa le truppe risulta discordante con la personalità di San Procopio descritta dall’autore. L’immagine, la cui resa è estremamente astratta, raffigura in primo piano in posizione quasi centrale il protagonista: un capo militare, vestito come un ufficiale romano che regge lo scudo con il braccio sinistro e nella mano destra porta un bastone. Indossa la spada alla cintura e la testa è coperta da un tipico elmo piumato che ricorda quelli usati dalle truppe spagnole del XVI secolo. Alla sua sinistra un esercito di soldati recanti lance e scudi: a costoro il protagonista sembra rivolgere un’arringa. La parte destra dell’incisione, invece, risulta occupata da architetture che ricordano una città medievale turrita, cinta da alte mura. L’incisione, come la maggior parte di quelle che si ripetono all’interno dei tomi, non è firmata, ma è possibile sia stata eseguita da un allievo di Pedro Angel: lo sfondo è il tipico fondale infatti di tutte le xilografie firmate con il monogramma P.A.


Bibliografia:

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